domenica 8 settembre 2013

Conclusioni

Riporto in conclusione, un esempio schematico che ripercorre i principali fattori che vanno considerati quando ci si trova di fronte ad un disturbo di personalità

sabato 7 settembre 2013

Trattamento


Per il trattamento dei disturbi di personalità vengono utilizzati interventi di psicoterapia sia di tipo psicodinamico, sia di tipo comportamentale e sia di tipo cognitivo. Diversi farmaci sembrano essere utili per attenuare sintomi specifici, soprattutto nella fase iniziale del trattamento, inoltre le prime ricerche condotte sui programmi di trattamento in regime day-hospital sono promettenti.
Per quanto riguarda il disturbo borderline di personalità stanno emergendo risultati incoraggianti circa l'efficacia della terapia dialettica del comportamento che è un approccio che combinaun'accettazione incondizionata del pazientecon un'attenzione di tipo cognitivo-comportamentale.

Eziologia

Eziologia dei disturbi di personalità del gruppo strano/eccentrico
Gli studi sulle cause di questi disturbi della personalità sono guidati dall'idea che questi disturbi siano geneticamente collegati alla schizofrenia, probabilmente come varianti meno severe.
Le evidenze a sostegno di questa tesi sono più forti per il disturbo schizotipico di personalità.
Studi condotti sulle famiglie di pazienti affetti da schizofrenia hanno dimostrato che i parenti dei soggetti che presentano questo disturbo sono maggiormente a rischio di sviluppare il disturbo schizotipico di personalità, così come lo sono i figli adottati di madri biologiche con schizofrenia.
Mentre altri studi sulle famiglie indicano che il disturbo paranoide di personalità è debolmente correlato alla schizofrenia e ad altri disturbi psicotici.
Tuttavia non si sa ancora molto a riguardo dell'eziologia dei disturbi paranoide e schizoide della personalità.

Eziologia del disturbo borderline di personalità: entrano in gioco fattori neurobiologici, fattori sociali ed alcune teorie. Dal punto di vista neurobiologico studi sui gemelli e sulle famiglie hanno dimostrato che è presente una forte componente ereditaria che contribuiscono a tramettere un deficit nella sensibilità al neurotrasmettitore della serotonina, che è associato all'impulsività e alla disregolazione emotiva.
Dal punto di vista dei fattori sociali è probabile che questi pazienti abbiano ricevuto abusi verbali ed emozionali durante l'infanzia.
Secondo Marsha Linehan il disturbo borderline di personalità si sviluppa quando persone che hanno difficoltà a controllare le loro emozioni a causa di una disregolazione emozionale (incapacità di controllare l'emotività a causa di fattori genetici), sono allevate in un ambiente familiare che nega validità ed espressione, finendo così per favorire lo sviluppo del disturbo borderline di personalità.

Eziologia del disturbo narcisistico di personalità
Esistono due modelli che trattano l'eziologia di questo disturbo: il modello della psicologia del sè, teorizzata da Kohut e il modello socio-cognitivo.
Il modello della psicologia del sè sostiene che la persona con disturbo narcisistico della personalità è contraddistinta in superficie da uno spiccato senso della propria importanza, da un totale assorbimento in sè stessa e da fantasie di successo illimitato, ma che in realtà queste caratteristiche mascherano un'autostima molto fragile. Secondo Kohut quando i genitori si mettono in relazione con i figli manifestando loro rispetto, calore ed empatia, questi acquisicono un normale senso del proprio valore. Nel momento in cui i genitori non esprimono la loro approvazione di fronte alle manifestazioni di competenza dei figli viene a mancare lo sviluppo di una sana autostima (per esempio quando il bambino non viene valutato per il suo valore intrinseco, ma piuttosto quale mezzo per promuovere l'autostima dei genitori). Di conseguenza il bambino troverà difficile accettare le proprie manchevolezze e da adulti cercheranno di rafforzare il senso del prorpio valore attraverso la perpetua ricerca d'amore e di approvazione da parte degli altri.
Il modello socio-cognitivo si svolge attorno due tesi: la prima sostiene che queste persone abbiano un'autostima fragile dovuta al fatto che cercano di preservare la convinzione di essere individui speciali; la seconda sostiene che per loro le relazioni interpersonali sono finalizzate ad alimentare l'autostima e non ad acquisire intimità o calore umano. Queste persone vivono con l'obiettivo di mantenere una visione grandiosa di se stesse, e questa finalità pervade le loro esperienze.

Eziologia del disturbo istrionico di personalità
La teoria psicoanalitica sostiene che la manifestazione plateale delle emozioni e la seduttività sono state incoraggiate dalla seduttività parentale, specialmente dal comportamento seduttivo del padre nei confronti della figlia. L'espressione emotiva esagerata viene considerata sintomo di questi conflitti soggiacenti, mentre il bisogno che hanno di essere sempre al centro dell'attenzione viene visto come una difesa ai reali sentimenti di scarsa autostima.

Eziologia del disturbo antisociale di personalità
Intervengono sia fattori genetici, in quanto si è visto che vi siano delle componenti ereditarie, sia fattori sociali, in particolar modo l'ambiente familiare gioca un ruolo importante. Livelli alti di negatività e livelli bassi di calore e accettazione da parte dei genitori sono predittivi del comportamento antisociale.

Eziologia dei disturbi di personalità del gruppo ansioso/timoroso
Vi sono poche ricerche disponibili sulle cause di questi disturbi di personalità.
Si pensa che il disturbo evitante potrebbe riflettere l'influenza di un ambiente in cui al bambino viene insegnato a temere persone e situazioni che la maggior parte di noi ritiene innocue.
Per quanto riguarda il disturbo ossessivo-compulsivo, Freud riteneva che questi tratti fossero causati da una fissazione allo stadio anale dello sviluppo psicosessuale, le teorie psicodinamiche contemporanee pongono l'accento sulla paura della perdita di controllo, che viene gestita attraverso un'ipercompensazione.
Alla dimensione della dipendenza concorrono alcune influenze genetiche, ma i fattori ambientali appaiono i più influenti. I ricercatori sostengono che il disturbo dipendente di personalità può trarre origine da uno stile genitoriale iper protettivo e autoritario che impedisce lo sviluppo di sentimenti di auto-efficacia.

giovedì 5 settembre 2013

Comorbilità

Con il termine comorbilità ci si riferisce alla presenza di una seconda diagnosi. Tra i soggetti che soddisfano i criteri per la diagnosi di almeno una categoria psichiatrica, nel momento in cui soddisfano anche i criteri per un'altra (o più) diagnosi, si parla di comorbilità.
Elenchiamo il livello di comorbilità presente tra i vari disturbi della personalità

Comorbilità nel disturbo paranoide di personalità: presente un'elevata comorbilità con gli altri disturbi di personalità del gruppo strano/eccentrico, ossia disturbo schizotipico e disturbo schizoide della personalità.

Comorbilità nel disturbo schizotipico della personalità: la comorbilità con altri disturbi di personalità è particolarmente elevata, in media le persone con disturbo schizotipico di personalità soddisfano i criteri diagnostici di almeno altri due disturbi di personalità, i più probabili dei quali sono il disturbo evitante di personalità e il disturbo paranoide di personalità.

Comorbilità nel disturbo schizoide della personalità: presenta comorbilità con tutti i disturbi dello spettro psicotico, data l'elevata somiglianza con vari aspetti della schizofrenia.

Comorbilità nel disturbo borderline di personalità: presenta comorbilità con i disturbi d'ansia (specialmente il disturbo post-traumatico da stress), disturbi dell'umore, disturbi correlati a sostanze, disturbi dell'alimentazione e con gli altri disturbi di personalità del gruppo strano/eccentrico.

Comorbilità nel disturbo narcisistico di personalità: il disturbo borderline di personalità è quello con cui questo disturbo si presenta più frequentemente in concomitanza.

Comorbilità nel disturbo istrionico della personalità: la comorbilità del istrionico di personalità è con la depressione, il disturbo borderline di personalità e problemi di natura medica elevata.

Comorbilità nel disturbo antiscociale di personalità: circa tre quarti delle persone con disturbo antisociale di personalità soddisfano i criteri diagnostici per un altro disturbo, e quello con il quale più spesso si ha comorbilità è l'abuso di sostanze.

Comorbilità nel disturbo evitante di personalità: tasso molto elevato di comorbilità con la fobia sociale generalizzata , della quale il disturbo evitante può rappresentarne una variante più cronica.

Comorbilità nel disturbo dipendente di personalità: spesso associato a disturbo di personalità borderline, schizoide, istrionico, schizotipico ed evitante, nonchè ai disturbi dell'umore, ai disturbi d'ansia e alla bulimia.

Comorbilità nel disturbo ossessivo-compulsivo di personalità: il disturbo che più frequentemente si associa è il disturbo evitante di personalità.

Classificazione e descrizione clinica

CLUSTER A: il gruppo strano/eccentrico

Il gruppo strano/eccentrico dei disturbi di personalità comprende:
-Disturbo paranoide di personalità
-Disturbo schizoide di personalità
-Disturbo schizotipico di personalità
I sintomi di questi tre disturbi presentano similarità con certi tipi di pensiero e di esperienze bizzarri osservati nella schizofrenia, in forma meno grave.

Il disturbo paranoide di personalità


Le persone con disturbo paranoide di personalità si manifestano sospettose e prive di fiducia verso gli altri. Questo atteggiamento influenza i loro rapporti con i famigliari, con i colleghi e con le conoscenze occasionali. Le persone che soffrono di questo disturbo si aspettano di esssere maltrattate o sfruttate, e così si chiudono in se stesse e stanno continuamente in guardia nei confronti di ogni possibile avvisaglia di inganno o di abuso.
Questi soggetti possono leggere negli eventi messaggi occulti e minacciosi (per esempio possono credere che il ragazzo che consegna il giornale quotidiano e che ha una pessima mira, stia in realtà cercando di obbligarli a uscire per poterli colpire) e di conseguenza si mostrano ostili e reagiscono con rabbia a tutto ciò che percepiscono come insulto.


Il disturbo schizoide di personalità 


I soggetti che soffrono di disturbo schizoide della personalità non desiderano avere relazioni sociali o non ne traggono alcun piacere, e di solito non hanno amici intimi. Appaiono insensibili, calmi ed estraneati, senza alcuna manifestazione di affetto o tenerezza per le altre persone e si mostrano indifferenti alle lodi, alle critiche e ai sentimenti altrui. Queste persone raramente esperiscono forti emozioni, non sono interessati all'attività sessuale e trovano piacevoli ben poche attività e si dedicano soltanto a quegli interessi che possono coltivare in solitudine.
La comorbilità è massima con i disturbi schizotipico, evitate e paranoide di personalità.


Il disturbo schizotipico di personalità


I soggetti che presentano un disturbo schizotipico appaiono spesso socialmente isolate, e presentano sintomi eccentrici, che sono versioni attenuate dei sintomi che definiscono la schizofrenia. Questi individui presentano credenze strane o pensiero magico (per esempio la convinzione di essere chiaroveggenti e telepatici), idee di riferimento (convinzione che gli eventi abbiano un significato particolare e insolito specificatamente per loro), sospettosità e ideazione paranoide.
In questi soggetti sono presenti episodi di alterazioni percettive ricorrenti, ossia percezioni sensoriali infondate, il loro eloquio è caratterizzato da un uso delle parole insolito e poco chiaro e anche il comportamento e l'aspetto possono essere stravaganti, per esempio possono parlare da soli oppure indossare abiti sporchi, trasandati o fuori luogo.
Inoltre queste persone riportano un impoverimento e un appiattimento dell'affettività.


CLUSTER B: il gruppo amplificativo/imprevedibile


I disturbi del gruppo amplificativo/imprevedibile comprendono:
- Disturbo borderline di personalità
- Disturbo narcisitico di personalità
- Disturbo istrionico di personalità
- Disturbo antisociale di personalità
Questi disturbi sono caratterizzati da sintomi che vanno da un comportamento estremamente instabile a un'autostima ipertrofica, da esagerate manifestazioni emozionali a violazione delle norme sociali.

Il disturbo borderline di personalità


Le caratteristiche cruciali del disturbo borderline di personalità sono l'impulsività e l'instabilità nelle relazioni interpersonali e nell'umore. Gli atteggiamenti e i sentimenti nei confronti delle altre persone possono mutare notevolmente e inspiegabilmente da un momento all'altro. Le emozioni esperite da questi soggetti sono intense, imprevedibili e possono cambiare bruscamente, per esempio passando da un'appassionata idealizzazione a una rabbia colma di disprezzo e questo ne danneggia il rapporto con gli altri.
Il loro comportamento è imprevedibile, impulsivo, e autolesivo e può comprendere gioco d'azzardo, abuso di sostanze, guida spericolata sessualità promiscua, eccessi alimentari e spese insensate.
Questi individui non hanno sviluppato un senso di sè chiaro e coerente e questo li porta ad esperire notevoli oscillazioni in aspetti basilari della personalità quali i valori, gli ideali e le scelte professionali.
Hanno intensi timori di abbandono, per questo non sopportano di stare da soli ed esigono costantemente l'attenzione altrui, in quanto sono soggetti a un cronico senso di depressione e di vuoto. Inoltre, durante i periodi di forte stress possono manifestarsi transitori sintomi psicotici e dissociativi.
Una componente di rilevante importanza è la presenza di comportamenti autolesivi (come infliggersi tagli a braccia e gambe, procurarsi bruciature con le sigarette sul corpo) e di comportamento suicidario.


Il disturbo narcisistico di personalità


Gli individui con disturbo narcisistico della personalità hanno un'idea grandiosa di se stessi e delle proprie capacità, e fantasticano continuamente sui loro futuri successi. Essi richiedono attenzione quasi costante e ammirazione iperbolica da parte degli altri.
Le relazioni interpersonali sono disturbate dalla loro mancanza di empatia, dall'arroganza unita a sentimenti di invidia, dall'abitudine di approfittarsi degli altri e dalla convinzione di godere di speciali diritti.
Le persone con questo disturbo sono estremamente sensibili alle critiche e possono adirarsi quando gli altri non li ammirano. Tendono a cercare partner e amicizie di status sociale elevati o che in qualche modo possano esaltarli ed "essere alla loro altezza", queste relazioni tendono ad essere facilmente sostituite quando hanno l'opportunità di sceglierne di più convenienti.


Il disturbo istrionico di personalità


La caratteristica chiave del disturbo istrionico di personalità è un comportamento eccessivamente drammatico e teatrale, alla continua ricerca dell'attenzione altrui. Spesso le persone con questo disturbo si avvalgono del loro aspetto fisico  (abiti eccentrici, trucco particolare, colore dei capelli insolito) per attrarre l'attenzione su di sè.
Nonostante tendano a manifestare in maniera plateale intense emozioni, si ritiene che in realtà le loro emozioni siano piuttosto superficiali.
Sono persone concentrate su sè stesse che si interessano eccessivamente al proprio aspetto fisico e si sentono a disagio quando non sono al centro dell'attenzione. Possono arrivare ad essere sessualmente provocanti e seduttive in situazioni e modi non appropriati, e sono facilmente influenzabili.
Il loro eloquio è spesso impressionistico e manca di dettagli.


Il disturbo antisociale di personalità


Le persone con disturbo antisociale di personalità sono caratterizzate da un comportamento antisociale e irresponsabile, che si manifesta sottoforma di incapacità di mantenere in modo costante un'attività lavorativa continuativa, di infrazioni alla legge, irritabilità e aggressività fisica, inadempienza ai debiti, azioni sconsiderate e impulsive e incapacità di pianificare il futuro.
Queste persone non attribuiscono alcun valore all'onestà e alla verità e dimostrano una totale mancanza di rimorso per i propri misfatti.
Il disturbo è più comune tra le persone appartenenti a una bassa condizione socioeconomica, e vi sono evidenze che dimostrano come la cultura d'appartenenza influenzi lo svilupparsi di questo disturbo.
Per poter porre una diagnosi di disturbo antisociale di personalità, secono il DSM-IV-TR è necessario che siano soddisfatti due criteri principali:
1. Presenza di un quadro pervasivo di inosservanza e violazione dei diritti altrui fin dall'età di 15 anni.
2. Presenza di sintomi del disturbo della condotta (assenze ripetute e ingiustificate da scuola, fughe da casa, menzogne frequenti, furti, appiccare incendi, distruzione deliberata di proprietà altrui) prima dei 15 anni d'età.

CLUSTER C: il gruppo ansioso/timoroso

Il gruppo ansioso/timoroso comprende:
-Disturbo evitante di personalità
-Disturbo dipendente di personalità
-Disturbo ossessivo-compulsivo di personalità
In generale, le persone con questi disturbi sono particolarmente soggette alla preoccupazione e all'angoscia.


Il disturbo evitante di personalità


Le persone che soffrono di disturbo evitante di personalità sono così timorose di essere criticate, rifiutate e disapprovate da evitare occasioni di lavoro o di rapporti con gli altri per proteggersi da risposte negative.
Nelle situazioni sociali esse sono inibite dall'intensa paura di dire qualche sciocchezza, di trovarsi in grave imbarazzo, di arrossire o di mostrare altri segni d'ansia. Si ritengono incompetenti e inferiori agli altri e sono riluttanti a correre dei rischi o a tentare qualche nuova attività 


Il disturbo dipendente di personalità 


Le caratteristiche cruciali del disturbo dipendente di personalità sono l'eccessivo affidamento agli altri e la mancanza di sicurezza e fiducia in sè. Le persone con questo disturbo hanno un intenso bisogno di essere accudite, che spesso le porta a sentirsi a disagio quando si trovano da sole. Subordinano i propri bisogni a quelli altrui, per essere sicure di non incrinare le relazioni protettive che hanno stabilito. Quando una relazione intima termina, ne riceracno urgentemente un'altra con cui sostituirla. Si percepiscono come degli esseri deboli, e quindi si rivolgono agli altri per trarne sostegno e farsi guidare in ogni decisione.


Il disturbo ossessivo-complusivo


L'individuo con il disturbo ossessivo-compulsivo di personalità è un perfezionista preoccupato dei minimi dettagli e di osservare scrupolosamente regole, orari e via dicendo. Queste persone spesso prestano talmente tanta attenzione ai particolari da non riuscire mai a portare a termine un progetto. Si tratta di individui orientati più verso le attività lavorative che verso quelle piacevoli; hanno notevoli difficoltà a prendere decisioni (per timore di sbagliare) e a organizzare il proprio tempo (per timore di concentrarsi sulla cosa sbagliata). Spesso le loro relazioni interpersonali sono scadenti, perchè sono ostinati ed esigono che tutto venga fatto a modo loro. Vengono frequentemente descritti come dei "fanatici del controllo mentale".
In genere sono seri, rigidi, formali e inflessibili, soprattutto su argomenti di natura morale.

martedì 3 settembre 2013

Introduzione


Parlando di disturbi di personalità ci riferiamo ad un gruppo eterogeneo di disturbi psicologici caratterizzati da modalità di comportamento e di esperienza interiore persistenti, pervasive e inflessibili tali da deviare notevolmente rispetto alle aspettative della cultura dell'individuo.
Queste problematiche si manifestano in almeno due delle seguenti aree:
- cognizione ( modalità di percepire e interpretare se stessi, gli altri e gli avvenimenti)
- emozione ( varietà, intensità, e adeguatezza della risposta emotiva)
- funzionamento interpersonale
- controllo degli impulsi
Questi modelli di comportamento e di esperienza interiore determinano disagio clinicamente significativo e compromissione del funzionamento sociale, lavorativo e di altre aree importanti della vita e non sono giustificati come manifestazione o conseguenza di un altro disturbo mentale, ne collegati agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (droga, farmaco) o di una condizione medica generale ( per es. trauma cranico).
Il DSM-IV-TR individua 10 differenti disturbi di personalità che vengono classificati all'interno di tre gruppi, i quali riflettono la presenza di elementi comuni:
Gruppo A: caratterizzati da un comportamento strano eccentrico
Gruppo B: caratterizzati da un comportamento amplificativoemotivo imprevedibile
Gruppo C: caratterizzati da un comportamento ansioso timoroso
Un serio problema presentato dai disturbi di personalità è rappresentato dal loro elevato livello di comorbilità sia con altri disturbi psicologici, sia degli uni con gli altri.
Oltre il 50% delle persone a cui viene diagnosticato un disturbo di personalità soddisfa i criteri diagnostici di un altro disturbo di personalità, e più dei due terzi soddisfano nell'arco della vita i criteri per il disturbo depressivo maggiore.